Lavoro e Covid
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Il Covid e la sicurezza sui luoghi di lavoro
La sicurezza sui luoghi di lavoro è sicuramente un aspetto da monitorare con attenzione in questi tempi straordinari che stiamo vivendo.
Dopo la tensione dei primi mesi e il “relax” del periodo di calma concessoci dal virus, dopo un anno di emergenza trovo sia importante fare il punto sulla sicurezza.
La Normativa
Ci sono novità Normative? NO, solo qualche precisazione a livello regionale.
Il riferimento normativo rimane sempre quello costituito dal Protocollo Condiviso 14 marzo 2020 e dal Protocollo Condiviso del 24 aprile 2020.
Di primaria importanza è dunque aggiornare il DVR, informare adeguatamente dipendenti, fornitori, visitatori, fornire i necessari DPI (dispositivi di protezione individuale) e monitorare gli aggiornamenti previsti dai vari decreti regionali che si sono susseguiti negli ultimi mesi (Regione Piemonte aggiornamenti Covid).
Sono questi i requisiti richiesti ed i riferimenti normativi cui guardano gli organi di vigilanza in sede di ispezione.
La violazione dei protocolli e delle norme regionali ha come conseguenza la chiusura dell’attività da un minimo di 5 ad un massimo di 30 giorni e una sanzione amministrativa da un minimo di 400€ ad un massimo di 3.000 €.
Questi quindi i requisiti formali minimi per lavorare in sicurezza.
Oggi tuttavia, alla luce dell’esperienza di questi lunghi mesi di”Sfida” Covid, ciò che emerge è che i veri rischi che corre un’azienda che lavora in tempo di Covid sono molto più gravi di una sospensione o di una sanzione amministrativa.
Potenziali Rischi
Il Covid che entra nelle nostre aziende ha come primaria grave conseguenza la perdita di produttività e quindi redditività.
Avere squadre di operai decimate, persone chiave costrette a casa ed impossibilitate anche allo smart working non ci consente di garantire i servizi acquistati dai nostri clienti, di consegnare i prodotti nei tempi previsti, con la qualità richiesta.
Ciò porta di conseguenza ad una perdita della fiducia da parte dei clienti, e magari anche ad incorrere in sanzioni per inadempimento contrattuale.
Di contro ci tengo a sottolineare (per esperienza vissuta) che essere pronti ed efficienti ci può invece consentire di raggiungere nuovi clienti, rubando le posizioni di competitor imprudenti o sfortunati (ma si sa che il caso non esiste, e nemmeno la sfortuna!).
Secondariamente una elevata diffusione endo-aziendale del virus può addirittura portare alla chiusura temporanea dell’intera azienda.
In terzo luogo il Covid contratto in azienda è considerato “infortunio”.
Ciò potrebbe portare ad un’ispezione Inail ( in verità ipotesi remota e non supportata ad oggi da evidenze normative) o più frequentemente stando ad esperienze degli ultimi mesi, ad un ricorso del dipendente contro l’eventuale incuria del datore di lavoro, con l’eventuale conseguente verifica da parte dell’Ispettorato del Lavoro.
A tutti questi potenziali rischi è tuttavia possibile rispondere con una soluzione al tempo stesso semplice e molto efficace.
Le soluzioni
Essere impreparati è un grosso rischio, oggi più che mai è importante avere al proprio fianco professionisti che forniscano una consulenza aziendale integrata e multidisciplinare.
Ciò che serve per affrontare con ogni precauzione questi tempi difficili e mantenere l’azienda in salute sotto ogni aspetto nel migliore dei modi possibili è:
- studiare con cura un piano puntuale dei rischi, progettato su misura di ciascuna singola azienda (non il meccanico copia / incolla di modelli standard);
- redigere procedure e protocolli dettagliati;
- condividerli con tutti i soggetti coinvolti;
- poter provare di avere fatto tutto ciò.
È senza dubbio quest’ultimo aspetto quello cruciale, il più delicato ed il meno considerato.
Come posso infatti avere la prova di avere adeguatamente progettato, informato e monitorato il rispetto dei protocolli di legge?
Come può il datore di lavoro provare ad un Ente ispettivo o ad un dipendente che voglia rivalersi su di lui per la malattia contratta accampando una incuria da parte datoriale con conseguente responsabilità penale ?
Le opportunità
Lo strumento risolutivo che mi sento di proporre è il REGOLAMENTO AZIENDALE.
Un regolamento aziendale è l’insieme delle regole di comportamento che il datore di lavoro impone ai propri dipendenti.
Rappresenta l’esercizio del potere organizzativo proprio del Datore di Lavoro.
Può contenere una condivisione di valori e di obiettivi, le disposizioni relative all’orario di lavoro, al godimento delle ferie, a come si raccomanda ci si presenti in azienda, all’organizzazione gerarchica, alla descrizione specifica delle mansioni.
Lo si può arricchire di un progetto premiale, e di norma contiene anche il codice disciplinare specifico e dettagliato: i comportamenti sanzionabili e l’entità delle sanzioni che verranno applicate.
Bene all’interno di questo documento, che viene periodicamente aggiornato e presentato ai dipendenti che lo sottoscrivono, è utile inserire un capitolo sulle regole di gestione del Covid.
Cosa si può inserire nel Regolamento Covid ?
- Le procedure per ogni reparto;
- Le check list delle cose da fare ogni giorno per applicare la normativa;
- I dispositivi da utilizzare ed il modo corretto di utilizzo;
- Le precauzioni da prendere durante le pause, o i cambio turni;
- Le procedure da applicare se ci si deve recare presso clienti fuori dall’azienda,
- Le procedure per poter fare/non fare lavori in trasferta
- I comportamenti obbligatori anche fuori dall’ambiente di lavoro per evitare il contagio.
Nel regolamento posso anche indicare i benefit che voglio dare ai miei dipendenti per supportarli in questo periodo:
- premi per il raggiungimento di obiettivi;
- rimborsi se si utilizza auto propria anziché mezzi pubblici a maggior tutela di tutti i colleghi;
- riconoscimento di permessi speciali se ci si assenta in via precauzionale in casi dubbi;
- polizze assicurative aggiuntive.
Chi dunque già si è dotato di un regolamento interno potrà aggiungere l’appendice COVID.
Chi invece non possiede ancora un Regolamento potrà cogliere l’occasione per metterci mano.
Invito dunque tutti a considerare l’opportunità di redigere un Regolamento Aziendale per individuare e mettere nero su bianco le policy aziendali relative agli aspetti dell’organizzazione del lavoro che l’imprenditore deve e può indicare in maniera precisa ai suoi collaboratori.
Nella vita di ogni giorno sperimentiamo come la chiarezza degli obiettivi e degli strumenti da usare per raggiungerli aumenta le possibilità di successo.
Conoscere le regole di un gioco ci consente di poter vincere a quel gioco; perché dunque non usare regole chiare anche nelle nostre aziende per riuscire a vincere la partita della produttività e della competitività?
Quando soffia un forte vento c’è chi costruisce muri e chi mulini a vento” (proverbio cinese)
Chiara Falcicchio
(apprendista costruttrice di mulini a vento)